lunedì 18 maggio 2015

Cassa depositi e prestiti : rinegoziazione al via per 90mila mutui in 4.400 Comuni

Fonte : sole 24ore.it (Leggi intero articolo)
16/04/2015


A poche settimane dall'approvazione del programma di rinegoziazione di mutui riservato a Regioni, Province e Città metropolitane (si veda il Quotidiano degli enti locali e Pa del 27 marzo 2015), il Cda della Cassa depositi e prestiti ha deliberato un programma di rinegoziazione anche per i mutui concessi ai Comuni. L'iniziativa, che riguarda potenzialmente circa 90mila finanziamenti in favore di 4.400 enti, per un ammontare complessivo pari a 13,4 miliardi di euro, potrà liberare risorse - nel periodo 2014-2018 - fino a 1,4 miliardi di euro, che i Comuni potranno destinare a nuovi investimenti o alla riduzione del debito.


Le misure 
l programma di rinegoziazione consente agli enti di allungare la durata di rimborso del proprio debito e ottenere, sulla base delle attuali condizioni di mercato, una riduzione del tasso di interesse medio applicato al portafoglio oggetto di rinegoziazione. In totale, con i programmi di rinegoziazione 2015, Cdp permetterà di liberare risorse a favore di Comuni, Province, Regioni e Città metropolitane per un ammontare complessivo fino a 3 miliardi di euro nel periodo 2015-2018.


Altre iniziative 
Il programma si aggiunge a una serie di iniziative che Cassa depositi e prestiti ha messo in campo a supporto degli enti territoriali, ai quali ha continuato ad assicurare - anche negli anni di crisi finanziaria - il proprio sostegno finanziario attraverso la concessione di prestiti regolati a tassi di interesse in linea con i rendimenti dei titoli di Stato.
L'iniziativa che rientra negli obiettivi previsti dal Piano industriale 2013 - 2015 di Cdp di supportare gli enti territoriali nella gestione attiva del proprio debito, risponde alle richieste avanzate nell'ultimo periodo dalle amministrazioni interessate e dall'Anci.


Le reazioni dell'Anci 
La delibera approvata da Cassa Depositi e Prestiti è stata accolta positivamente dall'Anci che più volte ne aveva sottolineato la necessità, come strumento che, a fronte delle attuali difficoltà di bilanci dei Comuni, potrà finalmente consentire di ottenere dei risparmi dall'allungamento dei tempi e dalla riduzione ipotizzata dei tassi. 
Ora, l'Associazione si augura che venga accolta rapidamente la richiesta di utilizzare i risparmi per interessi anche per far fronte ad esigenze di spesa corrente e non solo per investimenti ed abbattimento di debito, dando così attuazione ad una previsione contenuta nella legge di stabilita' a favore della finanza locale. 
«Ci auguriamo ora che anche il confronto con il Governo sul resto delle questioni ancora aperte per i Comuni possa proseguire su questo percorso, fatto di azioni concrete a favore della ripresa e dello sviluppo dei territori - commenta l'Anci in una nota - La tematica degli investimenti locali è cruciale per imprimere una spinta alla crescita e all'occupazione e ricordiamo che solo questi interventi possono consentire di attivare subito un processo anticiclico che tutti auspichiamo. Per questo continueremo il confronto con Cdp».